TIME ha pubblicato la prima lista mondiale 2025 delle 400 top HealthTech e non compaiono aziende Italiane
Perché secondo me l’Italia è rimasta fuori (oggi):
🔴 Contano molto “brand & traffico”, e noi comunichiamo poco.
Quando il 50% è finanza e il 50% è reputazione + engagement, vincono aziende che crescono, raccolgono capitali e sanno generare attenzione internazionale (PR, contenuti, doc cliniche, siti che “vanno”). È una metrica che favorisce mercati anglofoni e prodotti B2C o B2B “global-ready”.
🔴 Il nostro ecosistema è forte su integrazione e infrastrutture, meno su prodotti “AI-first” esportabili.
Le priorità d’investimento 2024 in sanità digitale da noi sono state: cybersecurity, Cartella Clinica Elettronica, integrazione con sistemi regionali/nazionali e FSE 2.0 – tasselli fondamentali, ma poco “sexy” per una classifica che premia AI e scala globale.
🔴 Procurement storico frammentato (anche se stiamo digitalizzando).
Dal 2024 l’e‑procurement è obbligatorio e più trasparente: bene. Ma venire da anni di gare regionali/lentezza amministrativa ha reso dura la vita a chi doveva scalare velocemente con prodotti software. La digitalizzazione degli appalti aiuta, ma il beneficio pieno lo vedremo col tempo.
🔴 Capitale in crescita, ma ancora piccolo rispetto ai poli leader.
Il PE/VC italiano è ripartito forte nel 2024 (raccolta 6,7 mld; investimenti 15 mld), segnale positivo; e il nuovo AI Act italiano introduce anche un fondo da €1 miliardo. Ma, lo dice Reuters, resta poca cosa rispetto a USA/Cina: per scalare HealthTech serve growth capital “pesante” e patient.
La buona notizia: i fondamentali si muovono
✅ Spesa in sanità digitale su (non giù): €2,47 mld nel 2024 (+12% YoY). Cresce la telemedicina (52% MMG, 36% specialisti hanno effettuato televisite), il 41% dei cittadini ha usato l’FSE, e il 46% dei MMG e il 26% degli specialisti hanno usato GenAI (spesso tool generalisti). Il terreno è fertile.
✅ EHDS approvato: lo European Health Data Space è entrato in vigore nel 2025; nei prossimi anni standardizzerà EHR/APIs e abiliterà l’uso secondario dei dati (applicabile dal 2029). Tradotto: un mercato europeo integrato per chi sa fare data products in sanità.
✅ Cornice regolatoria per l’AI: la nuova legge italiana sull’AI spinge su sicurezza, tracciabilità e supervisione umana in sanità. È un onere, sì, ma anche un vantaggio competitivo per chi progetta “compliance-by-design”.
La lista di TIME ci dice dove corre il mercato: AI + scala + visibilità.
L’Italia può agganciarlo spostando il baricentro da integrazione a prodotto, da progetti a evidenze, da locale a europeo. Facciamolo adesso e tra un anno (forse due 😉) discutiamo quali italiane sono entrate.
Classifica: https://time.com/7318020/worlds-top-healthtech-companies-2025/


