La rivoluzione dell’AI nel settore farmaceutico è iniziata
Alcune aziende hanno scalato le classifiche, altre, sorprendentemente, hanno perso terreno. (Fonte: CB Insights “Pharma AI Readiness Index 2025”)
Da tempo osservo da vicino l’incontro tra Intelligenza Artificiale e sanità; confrontando la classifica 2025 con quella del 2023, ho notato spunti interessanti:
1️⃣ Chi avanza e chi arretra nell’adozione dell’AI
Lilly: dal 14° posto (2023) → 1° (2025) 🚀
Merck (Darmstadt): dal 13° → 2°
Roche: dal 1° → 5°
Novo Nordisk: lieve progresso, dal 18° → 16°
J&J, Novartis, GSK: tutte fuori dalla Top 10
2️⃣ AI e Ricerca e Svilupo: una promessa ancora sospesa
Portare un nuovo farmaco sul mercato richiede 12–15 anni e circa 2,6 miliardi $.
Oltre il 60% dei costi è legato all’R&D (15% discovery, 45% trial clinici).
L’AI potrebbe teoricamente dimezzare questi tempi.
Eppure, finora, player come Recursion, Exscientia e BenevolentAI non hanno ancora trasformato la promessa in realtà.
3️⃣ Le nuove priorità commerciali
AI per il patient finding: intercettare in anticipo pazienti sottodiagnosticati.
Ecosistemi di cura: Lilly e Novo stanno costruendo modelli di supporto per i GLP-1 con l’AI come pilastro.
Modelli D2C: quando il rimborso diventa complesso, emergono soluzioni in cui i pazienti pagano direttamente.
L’AI non è soltanto un acceleratore di ricerca.
È la forza che sta ridefinendo il modo in cui il Pharma scopre, raggiunge e accompagna i pazienti lungo il percorso di cura.
I leader del Pharma di domani non saranno coloro con il budget più imponente in Ricerca e Sviluppo, ma quelli che sapranno costruire ecosistemi intelligenti, agili e guidati dall’AI.


