𝗟𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 “𝗴𝗿𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮” 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲

Parliamo sempre di “reti”, ma raramente ci chiediamo di che rete stiamo parlando. In sanità ne esistono due, e la differenza è enorme 👇

🔹 𝗟𝗮 𝗴𝗿𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗶
È la rete umana: medici, infermieri, farmacisti, pazienti, caregiver, startup, istituzioni locali.
È quella che fa circolare conoscenza e fiducia.
Le città funzionano perché moltiplicano gli incontri: più scambi, più idee, più innovazione.
Staccarsi da questa rete significa isolarsi. E chi si isola, smette di crescere.

🔸 𝗟𝗮 𝗴𝗿𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮
È quella controllata da pochi: piattaforme chiuse, data center, software proprietari, API bloccate.
Se cambiano le regole o alzano i costi, non possiamo farci molto.
È comoda, ma ci rende dipendenti.

💡 L’energia solare è un simbolo potente: distribuisce energia senza bisogno di centrali.
In sanità, l’equivalente è una rete fatta di AI distribuita, apprendimento federato, standard aperti, dati portabili.
Una sanità che non ha bisogno di chiedere “permesso” a un server per curare meglio.
Quando la creatività si spegne, i grandi sistemi diventano rigidi.
Creano collo di bottiglia, chiudono l’accesso, riducono il valore.
È il fenomeno che Cory Doctorow chiama enshittification: meno valore per chi lavora e per chi cura.

🧭 𝗠𝗮 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮:
Possiamo uscire dalla griglia del controllo e costruire la rete delle persone.

Una rete:
• dove i dati servono le persone, non il contrario
• dove l’AI lavora accanto al medico, non sopra di lui
• dove ogni nodo (ospedale, ambulatorio, casa, device) collabora e apprende
Il futuro dell’healthcare non è un unico grande server.
È una costellazione di connessioni intelligenti e libere.

✨ 𝗘 𝗹𝗮 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮?
Non serve aspettare: possiamo iniziare a costruirla oggi.