𝗗𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮': 𝗶 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗼. 𝗘 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼

È uscito un nuovo report OCSE sulla digital health. L’immagine dice già molto: Norvegia e Paesi Bassi sono anni luce avanti sugli investimenti in ICT sanitaria (€/milione di abitanti). Ma vale la pena fermarsi su alcuni messaggi chiave:

1️⃣ 𝗩𝗶𝘃𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗶𝘂 𝗮 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼, 𝗺𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗼
Nel 2024 l’aspettativa di vita media ha toccato 81,7 anni. Ottima notizia. Meno buona: restano differenze >8 anni tra Paesi. La sanità non è uguale per tutti.

2️⃣ 𝗟𝗮 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝘀𝗮 (𝗲 𝗽𝗲𝘀𝗮 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼)
La sanità vale circa il 10% del PIL.
Supera l’11% in Germania, Francia, Svezia e Austria. Il tema non è se spendere, ma come spendere meglio.

3️⃣ 𝗟𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗹𝗲𝗿𝗮
Gli investimenti in Health ICT sono cresciuti di oltre il 30% rispetto al pre-pandemia.
Il digitale non è più sperimentazione, è infrastruttura.

4️⃣ 𝗜 𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼, 𝗹’𝘂𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼
Tutti i Paesi UE offrono accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico.
Ma solo il 28% dei cittadini lo utilizza davvero.
Qui il problema non è tecnologico. È culturale, organizzativo, di valore percepito.

𝗖𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝘁𝘁𝗮: la digital health non è una questione di tool, ma di visione, governance e adozione reale. Chi investe bene oggi, raccoglierà sistemi sanitari più sostenibili domani.

𝗤𝘂𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗶 𝗶 𝗖𝗼𝘂𝗻𝘁𝗿𝘆 𝗛𝗲𝗮𝗹𝘁𝗵 𝗣𝗿𝗼𝗳𝗶𝗹𝗲𝘀 𝗢𝗖𝗦𝗘: https://www.oecd.org/en/about/projects/country-health-profiles.html