<aside> đź’ˇ

Andare a scuola, conseguire una buona laurea, studiare, magari anche fare un dottorato. Per decenni, questa è stata considerata la strada “sicura” verso il successo.

Ma, alla luce di tutto ciò che abbiamo visto nelle ultime due settimane, è probabile che questo paradigma stia per cambiare.

L’intelligenza sta per diventare una commodity.

Come spesso accade con la tecnologia, tendiamo a sopravvalutarne l’impatto nel breve termine e a sottovalutarne le conseguenze a lungo termine.

Negli ultimi giorni, durante il cosiddetto “AI Shipmas”, sono stati fatti annunci rivoluzionari: generazione di testi, immagini, video, modelli di fisica, capacità di ragionamento… ed è difficile tenere il passo con tutto.

Facciamo chiarezza: nessuna di queste innovazioni cambierà il mondo domani e nemmeno l’anno prossimo.

Ma fra 10 anni?

C’è una concreta possibilità che l’“intelligenza” non rappresenti più un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro. Proprio come la “forza fisica” ha perso rilevanza nelle moderne linee di produzione.

La vera domanda è: quale sarà il nuovo vantaggio competitivo?

Creatività? Relazioni umane? “Soft skills”?

La verità è che nessuno può dirlo con certezza.

Per ora, la strategia migliore è rimanere vicini alla tecnologia, osservare e comprendere l’evoluzione dell’intelligenza artificiale.

E soprattutto, non cercare di essere più bravi dell’intelligenza artificiale ma di essere migliori CON l’intelligenza artificiale.

</aside>

image.png


Iacopo Cricelli's AI Blog © 2024 by Iacopo Cricelli is licensed under CC BY-SA 4.0